L’esperienza del packaging la fase di fustellatura


In un mercato caratterizzato da una crescente competitività, che richiede un packaging sempre più accattivante, la vera sfida è realizzare prodotti di qualità.

Per far questo, ogni fase della produzione deve essere sincronizzata con le altre, in una logica in cui funzionalità e perfetta esecuzione del progetto vanno di pari passo con la gestione dei costi e la produttività.

Questo aspetto assume particolare valore se ci si focalizza sui processi di produzione industriali del packaging: i grandi numeri pongono problematiche complesse che, per essere affrontate con successo, hanno bisogno di tecnologie affidabili e capaci di garantire un flusso interno di lavoro senza interruzioni.

Da oggi nel nostro blog vogliamo cominciare un percorso di approfondimento delle varie fasi di lavorazione dell’imballaggio, partendo dalla fustellatura.

 

LA FUSTELLA: COS’È E A COSA SERVE

Nata come metodo di taglio della pelle per l’industria calzaturiera, nell’industria cartotecnica la fustellatura è quella fase di lavorazione in cui si tagliano carta e cartone secondo il progetto della scatola, tracciando linee curve, spezzate, creando finestre, bordi speciali e rilievi sui propri prodotti di stampa, fino ad ottenere una forma specifica ed estremamente precisa.

Grazie alla fustellatura è possibile concretizzare progetti cartotecnici complessi, trasferendo nella realtà concetti articolati di comunicazione visiva e spaziale.

La prima fase del processo di produzione di un imballaggio è proprio la progettazione CAD della fustella, in cui sono definiti:

  • il taglio laser della fustella
  • filetti e il cordonatore
  • la gommatura della fustella
  • le contromatrici o contropiastre e estrattori

 

Progetto grafico di una fustella singola

 
 

L’esecuzione di fustelle a resa multipla deve essere eseguita a regola d’arte, per garantire la costanza dimensionale dei fustellati nelle varie posizioni di resa e l’accuratezza di esecuzione di tagli e cordonature.
 

Progetto grafico di una fustella a resa multipla.


 
Il disegno CAD della scatola viene poi inviato al tavolo di taglio laser che realizzerà tagli di larghezza precisa, che seguono il disegno del profilo degli astucci su di una tavola di legno multistrato, con spessori variabili in base al materiale da fustellare.

Nelle apposite scanalature passanti vengono inseriti a mano i coltelli di taglio (filetti) – relativi al taglio perimetrale della scatola – e i cordonatori – che determinano le zone di piegatura della scatola stessa – corrispondenti alle sagome dei fustellati da ottenere. Accanto alle lame di taglio vengono incollate strisce di gomma di varia durezza, per poter estrarre il coltello dal foglio una volta effettuato il taglio, così da evitare problemi come inceppamenti della carta, creazione di “capelli d’angelo”, ricalibrazione della pressione, settaggio aghi ed altro.

 

Filetti di taglio e di cordonatura: i primi determinano il taglio, mentre i secondi la piegatura della scatola. Le dimensioni dei filetti dipendono dal tipo di materiale lavorato e dal loro spessore.

Il risultato è una sorta di stampo che, appoggiato sul foglio di carta, può tagliare la sagoma definita.

Con la fustellatura si realizzano tagli completi, mezzi tagli e cordonature (che determinano le linee di piega senza tagliare il cartoncino).
 

LA FUSTELLATURA INDUSTRIALE

Una buona fustellatura è di cruciale importanza al fine delle prestazioni dell’astuccio, soprattutto per la loro macchinabilità sugli impianti automatici di confezionamento.

Nell’industria cartotecnica, la tecnologia più utilizzata per la produzione di imballaggi è la fustellatrice piana automatica o autoplatina: vero e proprio sistema innovativo per processi in linea.

Come illustrato nel video, il suo grado di automazione molto elevato, consente di raggiungere alte velocità e precisione di set-up, garantendo al contempo una eccellente qualità di prodotto.

Tali sofisticati macchinari includono diverse “stazioni” di lavorazione del prodotto, in un processo continuo che tende a ridurre il più possibile gli errori, aumentare la velocità di produzione e facilitare la successiva separazione manuale o meccanica dei fustellati.

 

Le stazioni di cui può essere composta una fustellatrice automatica.

 
 

STAZIONE DI ALIMENTAZIONE (FEEDER)

A prescindere dalle dimensioni e dal peso dei materiali, lo Smart Feeder solleva le pile di fogli senza interruzioni, assicurando così un’altezza di trasferimento costante fino al tavolo di alimentazione che, grazie alla sua lastra antistatica in acciaio inossidabile zigrinato, garantisce un’alimentazione ottimale dei fogli.

 

Stazione di alimentazione.

 

STAZIONE DI TRASPORTO

Come si vede chiaramente nel video, nel tragitto percorso dal mettifoglio all’uscita, il foglio viene trasportato da apposite pinze in modo perfettamente planare, il che agevola la tenuta complessiva del lavoro già fustellato.

Per evitare danneggiamenti, i sistemi di movimentazione dei fogli sono concepiti in modo da effettuare movimenti estremamente delicati in cui i fogli vengono convogliati in orizzontale; in questo modo si possono ridurre sensibilmente le tacche di tenuta, massimizzando al contempo la velocità di produzione su una vasta gamma di materiali anche in presenza di layout complicati.

 

Stazione di trasporto.

 

STAZIONE DI TAGLIO (FUSTELLATURA)

La fase di taglio avviene dopo aver effettuato una prova di pressione della fustellatrice su un foglio da taccheggio, necessaria per equilibrare la pressione su tutta la fustella. L’operatore adegua quindi la pressione in funzione della resa e del materiale lavorato al fine di ottenere un taglio uniforme e pulito su tutte le scatole presenti sul foglio.

La fustella, che si muove dall’alto verso il basso, assieme ai controsolcatori applicati su una piastra di acciaio, che si muovono dal basso verso l’alto in maniera sincronizzata con la fustella, determinano le aree di taglio e di piegatura delle scatole.

 

Stazione di taglio.

STAZIONE DI ESTRAZIONE

Nella stazione di estrazione gli sfridi, staccandosi, cadono all’interno di un ampio contenitore, in cui si accumulano tutti gli scarti di lavorazione della stazione fustellatrice.

L’utensile di estrazione degli sfridi è così veloce che i suoi spostamenti verso l’alto e verso il basso appaiono come un unico movimento indistinto.

Stazione di estrazione (al centro).

STAZIONE DI SEPARAZIONE

L’ultima stazione della fustellatrice automatica, in cui avviene la separazione di posa, può effettuare due tipi di raccolta:

  • La raccolta standard, in cui i fogli fustellati uniti dalle tacche di tenuta sono impilati, ma saranno successivamente separati manualmente
  • La raccolta per pose separate, in cui la macchina effettua il distacco delle tacche di tenuta tra i singoli fustellati

Per stabilizzare le pile di fustellati separati sul bancale di raccolta, dopo un certo numero di fogli viene inserito un foglio intercalare che consente di spostare il bancale senza rischi di caduta del carico.

Stazione di separazione pose.

A questo punto i fustellati sono pronti per essere direttamente trasferiti alla macchina piegaincollatrice, ove ce ne sia la necessità.
 

USCITA PALLET

Nella stazione di uscita, escono in una pila di scarico i fogli fustellati e contati.

Uscita pallet.

 

I produttori di astucci per inscatolamento automatico, che devono far fronte a quantità di produzione molto elevate in tempi relativamente ridotti, oggi non possono più fare a meno delle fustellatrici automatiche.

Ma la qualità di un buon packaging si ottiene non solo da una tecnologia sempre più innovativa, ma anche e soprattutto da un processo di produzione ben organizzato, in cui personale adeguatamente formato gestisca e regoli tutte le fasi della lavorazione: dal progetto CAD della fustella, fino alla logistica strutturata in modo efficiente per gestire grandi quantità di consegne.

L’esperienza nella produzione di scatole è il fattore più importante per la realizzazione di un prodotto al top: una volta realizzata la scatola che verrà montata secondo le piegature, se si sente il “click”, vuol dire che l’obiettivo è stato raggiunto.